La struttura può accogliere fino a 64 bambini ed è costituita da diversi locali collegati ad un ampio giardino utilizzato per le esperienze esterne. La cucina è interna, il menù preparato con cura con un’attenzione particolare alla stagionalità delle materie prime.

La scuola offre la possibilità di fare esperienze di “cura”. Già negli anni precedenti abbiamo constatato che la condizione ottimale per il benessere della persona sia del bambino che della persona adulta è l’attenzione alla cura. Crediamo che tutto si origina dalla ‘culla materna’ in cui il bambino, per nove mesi, sente, prova, percepisce situazioni di cura a partire dall’essere pensato dalle figure genitoriali. Luigina Mortari afferma che la condizione umana è quella di essere chiamati a qualcosa di essenziale. Parla di ‘cura’ come il fulcro attorno al quale imperniare una vita che si vorrebbe degna di essere vissuta. Noi, come scuola e come persone educative in cammino con le famiglie, desideriamo non solo dare il significato al senso dell’esistenza, ma cercare la direzione per una ‘buona’ esistenza; quindi, a partire dall’eredità di ciascuno attivarsi per sostenerla ed offrire la possibilità al bambino di elaborare e trasformare, affinché il proprio bagaglio diventi parte parlante di sé della persona bambino e così poterla donare agli altri.

La cura possiede molteplici significati, può essere intesa come terapia per alleviare un dolore, per conservare, per proteggere, per aver cura di sé, ma nello specifico la cura nell’ambito dell’educazione significa offrire all’altro la responsabilità della propria educazione, trasmettere al prossimo la consapevolezza di poter camminare con le proprie gambe e di essere autonomi nel pensiero e nelle decisioni.

Attraverso il dare attenzione con lo sguardo, il predisporre ambienti adeguati ai bisogni, il permettere spazi per fare silenzio interiore e il concedere e il concedersi del tempo per provare, fare, pensare, poiché essere nel mondo, vuol dire passare dal confronto con il prossimo, dalla relazione dall’interscambio di esperienze, di sapere e prendersi cura di sé e al contempo prendersi cura dell’altro. Il tempo della cura è quotidiano, continuo in tutta la giornata rispetto all’ambiente, agli spazi occupati vissuti dai bambini, rispetto alle relazioni dei bambini, degli adulti, delle famiglie, delle colleghe, soprattutto in questo periodo, in cui è necessario ri-tessere modalità di relazioni nuove a seguito dell’interruzione/trasformazione di questi anni dovute a preoccupazioni sanitarie. Quotidianamente significa saper cogliere qualsiasi momento come possibilità di essere mano accogliente, sguardo comprensivo e parola strutturante.

Per ampliare l’offerta formativa, per aiutare i bambini a maturare nuove competenze e favorire il loro buon inserimento nel grande gruppo conoscendo se stessi e gli altri, la scuola promuove i seguenti progetti:

• La pratica psicomotoria, finalizzata ad accogliere e rispondere i bisogni del/la bambino/a favorendo lo sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative.
• La scatola azzurra che ha l’obiettivo far vivere ai bambini/e l’esperienza di sentirsi a contatto con gli elementi naturali.
• Spazio teatro per sperimentare la libertà all’interno di un contesto di regole, contribuisce a creare un clima di ascolto attivo e condiviso.
• Bilinguismo approcciarsi sin da piccoli ad una lingua straniera in modo naturale e semplice.
• Pet-therapy promuove una maggiore interazione con l’ambiente con il mondo vivente, l’espressività, l’esplorazione e l’equilibrio emotivo.